La barzelletta della cancel culture
La “cancel culture” è un fenomeno in cui le persone o le comunità vengono pubblicamente criticate, derise o ostracizzate per aver detto o fatto qualcosa di considerato offensivo, sbagliato o inappropriato secondo determinati canoni morali ritenuti universalmente giusti dal pensiero dominante.
Questo tipo di comportamento moralistico sopprime la libertà di espressione, promuove il conformismo ideologico e limita il pensiero dissidente, dall’alto di una presunta superiorità intellettuale.
Nei paesi occidentali si parla tanto di “libertà di espressione” e “autonomia di pensiero” ma poi, nei fatti, invece si adotta un approccio repressivo e limitante nei confronti di coloro che non sono allineanti al “pensiero unico universalista”.
la cancel culture porta le persone ad essere meno propense a parlare o a esprimere le loro opinioni poiché temono di essere pubblicamente criticate o ostracizzate.
Un chiaro esempio di questo fenomeno è la nostra realtà: “Essere Uomo”, che, essendo non allineata al pensiero unico dominante, ha una folta schiera di detrattori che attaccano violentemente le nostre idee. Per timore di subire ripercussioni o essere offesi e giudicati, una parte dei nostri sostenitori, preferisce nascondere la propria identità o usufruire di nascosto dei nostri contenuti.
Jordan Peterson, psicologo canadese di fama internazionale, noto per le sue opinioni non allineate, e per il suo impegno sociale relativo alle problematiche maschili, ha subito l’ennesimo tentativo di sabotaggio da parte dell’establishment accademico allineato al pensiero unico dominante. Pare infatti sia costretto a dover seguire un corso per “l’utilizzo responsabile dei social”. Certo, non è stato preso e mandato in un lager russo, ma diamine, che pagliacciata! Jordan Peterson ha un notevole seguito ed è chiaro che questo è un modo, uno dei tanti, per cercare di reprimere il suo pensiero. Sanno bene che le sue idee crescono e avanzano pericolosamente, per cui intendono fermarlo!
È bene notare che io personalmente non sono sempre d’accordo con lui, ma lo ritengo un professionista intellettualmente onesto e una figura molto importante per la nostra causa.
Vi metto qui sotto il post originale con la relativa traduzione, cosicché possiate fare le vostre valutazioni.
Post originale su Facebook
Traduzione del testo
“La pratica della psicologia in Ontario, e in molti altri giurisdizioni nordamericane e occidentali, è soggetta a regolamentazione da parte di “collegi professionali” – essenzialmente organizzazioni governative con il mandato di proteggere il pubblico da comportamenti scorretti da parte di medici, avvocati, assistenti sociali, dentisti, farmacisti, insegnanti, architetti e molti altri, tra cui (e il più rilevante per me) psicologi clinici. Chiunque, in qualsiasi parte del mondo, può presentare una denuncia a questi organismi di regolamentazione per qualsiasi motivo, indipendentemente dal fatto che il denunciante abbia avuto contatti diretti con il professionista in questione. I rispettivi college hanno la responsabilità di determinare se ogni denuncia è abbastanza seria e credibile da giustificare ulteriori indagini. Le denunce possono essere considerate pretestuose o infondate e eliminate. Quando il college decide di procedere, è una mossa seria, essenzialmente equivalente a una causa legale. Il College degli Psicologi dell’Ontario, in effetti, consiglia l’assistenza legale in tali condizioni.
Il College degli Psicologi dell’Ontario mi ha inflitto una moltitudine di tali cause legali dalla mia ascesa alla notorietà pubblica sei anni fa (anche se nessuna negli ultimi 20 anni circa che ho praticato come psicologo). Queste sono aumentate ultimamente e ora sono più di una dozzina. Questo può sembrare tanto (e “dove c’è fumo c’è fuoco”, o così pensano le persone), ma potrei sottolineare che è difficile comunicare con tante persone come faccio io e dire qualcosa di sostanziale senza urtare almeno qualcuno di loro ogni tanto.
Per i miei crimini, sono stato condannato a un corso obbligatorio di formazione sulla comunicazione sui social media con gli esperti del college (anche se la formazione sulla comunicazione sui social media non è una specialità scientifica e certamente non clinica di alcun tipo). Devo farlo a mie spese (alcune centinaia di dollari l’ora) e per un periodo di tempo che sarà stabilito solo da coloro che mi rieducano e che ne traggono profitto. Come verrà stabilito? Quando questi stessi esperti mi hanno convinto che ho imparato la mia lezione e che mi comporterò correttamente in futuro.”
– Jordan Peterson –
Autore
-
Ciò che si decompone non può rigenerarsi, ma può solo rinascere, sotto altre forme.
Visualizza tutti gli articoli