Nardò, fine 2025. Una studentessa di 27 anni, Tatiana Tramacere, svanisce nel nulla, scatenando un’imponente operazione di ricerca e un’isteria mediatica nazionale. Per dieci giorni la nazione è in apprensione, la famiglia in ansia, il sospetto si concentra sull’ultimo uomo ad averla vista, l’amico Dragos Gheormescu. Poi, il colpo di scena: Tatiana viene ritrovata viva, nascosta di sua volontà nell’appartamento di Dragos.
Indice dei contenuti
Cronologia essenziale dei fatti
24 Novembre 2025: L’Innesco
Tatiana Tramacere (27 anni) incontra Dragos Gheormescu (30 anni) al Parco Raho di Nardò. È l’inizio della messinscena. Lei manifesta la volontà di isolarsi, lui l’aiuta. Da quel momento, il telefono di lei tace. Le telecamere li inquadrano mentre entrano in casa di lui: lei non ne uscirà più per dieci giorni.
25 Novembre – 3 Dicembre.
Scatta l’allarme. La macchina statale si attiva: Prefettura, Elicotteri, Cani Molecolari, Protezione Civile. Mentre si spendono decine di migliaia di euro di fondi pubblici, l’attenzione investigativa si stringe su Dragos. Viene interrogato, il suo telefono sequestrato, la sua casa perquisita. Si apre un fascicolo per istigazione al suicidio. Lui tace. Assorbe la pressione legale per proteggere il “segreto” di lei.
4 Dicembre (Pomeriggio).
I RIS analizzano i frame delle videocamere. L’evidenza è incontrovertibile: Tatiana è entrata nella mansarda di Dragos e non è mai uscita. L’ipotesi del sequestro o dell’omicidio si scontra con l’assenza di coercizione visibile.
4 Dicembre (Sera).
Mentre i Carabinieri tornano a casa di Dragos per l’ispezione decisiva, una fake news sul ritrovamento del cadavere della ragazza infiamma l’opinione pubblica. Una folla inferocita si raduna sotto l’abitazione del 30enne, pronta al linciaggio morale (e fisico).
Pochi minuti dopo, la realtà rompe la narrazione: Tatiana viene trovata viva, nascosta in un ripostiglio/abbaino della mansarda. Sta bene. Ha con sé due cellulari.
5 Dicembre.
Tatiana viene portata in ospedale per controlli (che confermano il buono stato di salute) e poi rimandata a casa. Dragos chiede scusa pubblicamente: “Era lei che voleva staccare, io l’ho solo aiutata”.
La Procura di Lecce iscrive entrambi nel registro degli indagati (simulazione di reato/procurato allarme), ma la direzione è già segnata: verso l’archiviazione per “assenza di reato”.
Analisi della vicenda
Questa assurda messinscena è un esempio perfetto dello stato attuale della società ginocentrica e delle dinamiche intersessuali disfunzionali. Non potevo non parlarvene.
L’Archetipo del “Beta Orbiter” Sacrificale
Dragos Ioan Gheormescu è l’esempio da manuale dell’Orbiter funzionale. Un uomo di 30 anni che mette a repentaglio la sua fedina penale, rischia l’accusa di sequestro di persona o istigazione al suicidio, si fa perquisire la casa dai RIS e assediare da una folla inferocita, tutto per… assecondare il capriccio emotivo di una donna che voleva “staccare la spina”.
L’asimmetria dell’investimento è evidente: lui ha investito risorse tangibili (sicurezza, reputazione, rischio legale), mentre lei non ha investito nulla. La ricompensa per lui? Zero. È stato usato come un asset logistico, un “safe house” umano. La sua utilità è stata puramente strumentale. Dragos ha agito da “White knight” per proteggerla dal mondo, finendo per essere quasi linciato fisicamente.
Il Solipsismo Femminile e l’Assenza di Responsabilità
La decisione di Tatiana di sparire senza avvisare, mobilitando Prefettura, Elicotteri, Cani Molecolari e Forze dell’Ordine, è la manifestazione pura del solipsismo femminile.
Nella sua percezione, il suo bisogno emotivo momentaneo (“ho bisogno di isolarmi”) ha avuto la meglio sulla realtà oggettiva e le conseguenze sociali delle sue azioni.
La realtà soggettiva prevale su quella oggettiva: “Io sento, quindi la realtà deve adattarsi”. Non ha calcolato che le sue azioni avrebbero bruciato decine di migliaia di euro di fondi pubblici e avrebbero procurato allarme e preoccupazione. Si tratta di una sorta di infantilizzazione: se un uomo di 27 anni avesse fatto lo stesso, sarebbe stato trattato giustamente come un irresponsabile, un disertore sociale o un truffatore. Qui, la narrazione è virata immediatamente sul “disagio”, sulla “fragilità”, giustificando l’atto.
Il fatto che si vada verso l’archiviazione (“nessun reato”) conferma che la donna, nella società contemporanea, gode di una forma di immunità diplomatica morale. È trattata come un minore: ha la libertà di un adulto, ma la responsabilità penale di un bambino.
L’Isteria Collettiva e il Ginocentrismo
La reazione della folla sotto casa di Dragos (basata su una fake news) è antropologia tribale pura. La società vede una donna come una risorsa riproduttiva preziosa da proteggere a ogni costo.
Quando si è temuto il peggio, la massa si è attivata per distruggere il presunto “mostro” maschio. Non importavano le prove, importava la narrativa: Uomo Cattivo, Donna Vittima.
Il valore intrinseco attribuito alla vita femminile attiva una macchina di soccorso immane. La vita di una donna per la società vale più di quella di un uomo. Anche se nessuno lo ammetterà.
Gli Errori di Dragos
Validazione del Solipsismo Femminile (Rottura del Frame)
Quando Tatiana manifesta il desiderio emotivo di “sparire” per un capriccio esistenziale, Dragos accetta quella narrazione.
Ha permesso che l’emotività fluttuante di lei (“ho bisogno di staccare”) sovrascrivesse la realtà oggettiva (le leggi, le risorse di polizia, il panico sociale). Un uomo centrato non valida il caos di una “fuori di testa”. Dragos è entrato nel frame di lei invece di imporre il frame della realtà. Ha avallato comportamenti infantili, pericolosi e disfunzionali, credendo che questo lo rendesse “speciale” o “l’unico di cui fidarsi”.
Asimmetria del Rischio (Calcolo Costi-Benefici Disfunzionale)
Dragos ha accettato un rischio asimmetrico devastante.
- Costo per lui: Rischio di accuse per sequestro di persona, favoreggiamento, procurato allarme, perquisizioni dei RIS, sequestro dispositivi, linciaggio mediatico, stigma sociale indelebile.
- Beneficio per lui: Zero. Nessun guadagno economico, sessuale o di status. Solo la “gratificazione” effimera di sentirsi il protettore.
Ha messo la testa sul ceppo per una donna che non aveva investito nulla su di lui.
La Sindrome del White Knight (Il Salvatore)
Credeva di essere l’eroe della storia, colui che la “salva” dal mondo cattivo che la opprime. L’errore: ha scambiato la complicità in una farsa per lealtà. Si è offerto come scudo umano. Quando la folla urlava sotto casa sua, lui stava assorbendo l’odio destinato all’irresponsabilità di lei.
Cosa Avrebbe Dovuto Fare Dragos
Un uomo centrato, solido, avrebbe gestito la situazione in modo diametralmente opposto. Ecco come.
Mantenimento del Frame
Di fronte alla richiesta: “Voglio sparire, aiutami, sei l’unico di cui mi fido”.
La Risposta:
“Tatiana, sei un’adulta. Se vuoi staccare, prendi un treno, spegni il telefono e avvisi i tuoi genitori che stai via una settimana. Non ti nasconderò in casa mia come una latitante. Non parteciperò a questo psicodramma.”
Così facendo rifiuta di infantilizzarla, la costringe ad assumersi la responsabilità delle sue azioni e protegge il perimetro (la propria abitazione e la propria vita) dal caos di lei.
Ghosting Tattico
Se lei insiste o si presenta in stato confusionale/capriccioso, la risposta è tagliare la comunicazione e non farsi coinvolgere. La prima regola per sopravvivere nelle relazioni è non assorbire problemi non tuoi. Se una persona è una bomba a orologeria sociale (instabilità, decisioni impulsive), l’unica mossa vincente è non essere nel suo raggio d’esplosione.
Tutela Legale Immediata
Se lei si fosse rifiutata di andarsene o avesse minacciato azioni stupide, la risposta sarebbe stata avvisare immediatamente le autorità o la famiglia, indipendentemente dalle richieste di lei.
“Non coprirò la tua fuga. O chiami tu i tuoi, o lo faccio io tra 5 minuti.”
Un Uomo protegge il proprio status e la propria libertà sopra ogni cosa. Non sacrifica la propria fedina penale per il segreto di una “amica”. La lealtà verso sé stessi viene prima della cavalleria verso una donna che sta agendo in modo distruttivo.
Per Concludere…
Dragos ha fallito perché ha cercato di comprare affetto/fiducia con la sottomissione.
Il risultato è che ora Lei è la “povera ragazza fragile ritrovata”, lui è il “sospetto inquietante” che ha dovuto chiedere scusa al mondo per averle obbedito.
Le Motivazioni Nascoste di Tatiana (Nessuno ne Parla)
Un punto che nessuno ha ancora trattato e che secondo me andrebbe considerato in questo momento è che lei ha fatto quello che ha fatto per ricercare attenzioni e attuare una vendetta stile soggetto “border”. Vediamo.
Il “Damsel in Distress” come Arma di Manipolazione e Controllo
Nel momento in cui Tatiana sparisce, spegne il telefono, accende un riflettore gigante su di sé. Costringe tutti (famiglia, società, e soprattutto l’Ex a Brescia) a pensare a lei H24. L’obiettivo: Non è tanto “stare sola” (per quello bastava un Airbnb in un’altra città). L’obiettivo è generare un vuoto che gli altri devono riempire con ansia, preoccupazione e senso di colpa. È una forma di controllo totale: “Se non mi dai le attenzioni che voglio quando sono presente, ti costringerò a darmele con gli interessi quando sono assente”.
(P. S. Non confondiamo la solitudine ascetica, fondativa, profonda, sensata e psicologicamente necessaria con questo episodio).
Il messaggio subliminale all’Ex: “Guarda cosa succede quando mi ignori o mi perdi. Guarda quanti uomini (poliziotti, inviati, orbiter) si muovono per me. Io sono preziosa, e tu rischi di essere il colpevole morale se mi succede qualcosa”.
È una manipolazione classica da Disturbo Borderline (tratto comportamentale, non diagnosi clinica): la paura dell’abbandono viene gestita creando una crisi così grande che l’abbandono diventa impossibile, perché ora tutti sono ostaggi della situazione.
Dragos come “Flying Monkey” (La Scimmia Volante)
Nel gergo meno formale della psicologia, la “Flying Monkey” è colui che esegue il lavoro sporco per il narcisista.
Dragos è lo strumento. Tatiana aveva bisogno di un luogo sicuro vicino a casa (per massimizzare l’impatto locale) ma invisibile. Lui le ha fornito la logistica per punire l’altro uomo (l’ex) o la famiglia.
Lui credeva di proteggerla, in realtà stava solo tenendo il megafono mentre lei urlava il suo bisogno di validazione al mondo.
La Validazione tramite il Terrore Altrui
C’è un piacere perverso, tipico di certe strutture di personalità istrioniche, nell’osservare il caos generato dalla propria assenza.
Sapere che elicotteri volano per te, che la gente piange per te, che i social parlano di te, è la forma suprema di validazione narcisistica.
Non è “disagio” inteso come depressione catatonica (altrimenti non organizzi una logistica così lucida); è “disagio” inteso come fame insaziabile di centralità.
Per Concludere…
Tatiana non voleva morire davvero, ma voleva essere “pianta” come se fosse morta, così da vedere chi veniva al funerale. E l’ex di Brescia era lo spettatore numero uno a cui questo spettacolo era dedicato. IMO.
Considerazioni Importanti
La mia analisi è basata sui dati disponibili pubblicamente e alcune sfumature potrebbero sfuggirmi per mancanza di accesso diretto ai soggetti coinvolti. Se potessi interagire personalmente con i protagonisti di questa vicenda, probabilmente emergerebbero dettagli ancora più specifici che permetterebbero un’interpretazione più completa. Ma, ciò che ho presentato restituisce già un quadro che secondo me viene troppo spesso trattato attraverso il filtro del politicamente corretto e dei bias che vogliono individuare sempre la donna come eterna vittima.
Io credo di riservare più rispetto al genere femminile diversamente da questi presunti moralisti “giornalai” e “psicologi da talk show”, proprio perché attribuisco a uomini e donne la stessa spietatezza di analisi. Non infantilizzo le donne trattandole come creature incapaci di manipolazione, calcolo o responsabilità. Le considero adulte con piena responsabilità, capaci tanto di virtù quanto di comportamenti distruttivi, esattamente come gli uomini.
Potete integrare la mia visione nella vostra visione delle cose, utilizzarla come spunto di riflessione per sviluppare la vostra prospettiva personale, o semplicemente come punto di partenza per guardare situazioni simili con occhi diversi. L’importante è rifiutare le narrazioni preconfezionate e avere il coraggio di analizzare la realtà per quella che è, non per come dovrebbe essere secondo i diktat del politicamnete corretto.
Forse io con questa roba non devo pagarci le bollette e dico ciò che mi pare sul sito senza essere schiavo di narrazioni o redazioni allineate. Grazie a Dio.
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