Breve premessa.
La complessità cerebrale di un essere vivente determina la variabilità intellettuale tra gli individui della stessa specie. Maggiore sarà la complessità, maggiore sarà la variabilità.
Se prendo due dadi avrò determinate combinazioni. Ma se prendo mille dadi avrò un numero quasi infinto di combinazioni. Sostituisci questo con il numero di neuroni di un essere vivente e ti rendi conto del perché esiste molta differenza tra gli esseri umani in termini di intelligenza. Più neuroni, significa più dadi da lanciare, di conseguenza più combinazioni.
Per arrivare a questo punto l’essere umano deve ringraziare tutta una serie di circostanze evoluzionistiche casuali che gli hanno consentito di sviluppare una notevole complessità cerebrale.
Per ora non voglio dilungarmi troppo su questo; ho voluto fare questa premessa perché è proprio a causa di tale complessità che esistono fallacie logiche nella mente umana come il Cherry Picking
Cherry Picking
la nostra specie, per sopravvivere, ha avuto la necessità di costruirsi delle credenze, supportarle, e agire sulla base di queste, motivando le proprie scelte come buone e giuste.
La fallacia del Cherry Picking rappresenta il gesto di prendere dall’albero e mettere nel cesto solo le ciliegie migliori, lasciando perdere quelle che sembrano non essere buone.
Chi fa Cherry Picking sceglie solo le argomentazioni che rafforzano la sua tesi ignorando invece le altre, le quali, seppur ragionevoli, vanno invece a metterla in discussione. Questo bias si rafforza sul pregiudizio e sulla volontà della persona di sentirsi nel giusto senza dover mettere in discussione le proprie idee.
Spesso molti passano una vita intera a credere in qualcosa e sarebbe per loro davvero insopportabile scoprire un giorno di essere nel torto o di dover riformulare il proprio pensiero. Per questo un meccanismo come il Cherry picking esiste ed è molto forte. È una forma di difesa che aiuta a preservare l’identità e le credenze dell’individuo.
Certe volte, non solo dovremmo cogliere anche le altre ciliegie sull’albero, ma alzare da terra anche quelle che sono cadute.
esempio: prendi i terrapiattisti; loro penseranno sempre di essere nel giusto. Non importa se la comunità scientifica dica che la terra sia tonda; per loro la terra è e resterà piatta. Non ci fai niente! Continueranno ad alimentare questa credenza basandosi sulle argomentazioni che preferiscono — anche se a sostenerle è un piccolo manipolo di persone. In questo modo saranno sempre loro dalla parte della verità.
Il Femminismo
La fallacia del Cherry Picking non avviene solo inconsapevolmente ma è utilizzata spesso consapevolmente.
I media di informazione, i movimenti politici, utilizzano consapevolmente questo bias cognitivo con il fine di veicolare il messaggio che si preferisce fa arrivare alle masse.
Un esempio concreto sono le femministe moderne che accusano la società di favorire l’uomo alla donna. Per supportare questa causa evidenziano con particolare attenzione le problematiche femminili e sminuiscono o ignorano volutamente quelle maschili (la maggioranza dei senzatetto sono uomini; Il maggior numero dei suicidi maschili; le morti sul lavoro sono per la maggior parte uomini)
Un altro triste esempio lo stiamo avendo proprio in questi giorni. Zelensky, il Presidente Ucraino, all’inizio del conflitto, ha ordinato che ogni uomo di età fra i 18 e i 60 anni deve combattere per difendere il paese dalla Russia. In pratica l’Ucraina ha chiesto esplicitamente al popolo maschile di andare a morire per combattere una giga-potenza militare.
Immaginiamo che tra questi ci sono ragazzi che fino al giorno prima non avevano mai imbracciato un fucile, con sogni, speranze e ambizioni, i quali si trovano impreparati catapultati in un inferno, mentre le loro connazionali si danno alla fuga negli altri paesi dell’Europa. Ah che bello il privilegio maschile!
È vero in Ucraina c’è un’altra cultura, ma i media occidentali sembra che abbiano completamente ignorato la questione. Il motivo? Le donne devono continuare ad apparire come svantaggiate e gli uomini come privilegiati. Questa ciliegia non va colta dall’albero delle informazioni: non è funzionale alla narrazione vittimistica che mette al centro la donna. Il femminismo deve continuare a raccontare la sua storia. E tutti noi dobbiamo stare zitti e credere cecamente alle stronzate femministe… secondo loro.
Mi dispiace, ma noi certe ciliegie non le lasciamo maturare e marcire, preferiamo coglierle e mangiarle.
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Ciò che si decompone non può rigenerarsi, ma può solo rinascere, sotto altre forme.
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