Lasciate che i vostri figli maschi giochino alla guerra

figli maschi giocano con le pistole

Ero alla cassa del supermercato, non prestavo molto attenzione al chiacchiericcio delle persone in attesa. Fino a quando un discorso tra due signore catturò la mia attenzione

“Mio figlio non gioca con le pistole”, disse la signora all’altra, “è diseducativo”. Povero ragazzino, lo immaginavo già triste a casa mentre desiderava di impugnare un’arma plasticosa con il tappino rosso.

Ma dai! Come si può ritenere sbagliato far giocare il proprio figlio con delle armi di plastica. I maschietti hanno bisogno di sublimare la componente violenta nel gioco, identificarsi negli eroi, ammazzare i “cattivoni”. È parte di un importante processo educativo.

Sopprimere queste pulsioni può creare un uomo oppresso, frustrato, che non ha imparato a gestire quella parte violenta nella sua infanzia e paradossalmente può avere una componente violenta inespressa che lo consuma all’interno o che esplode all’improvviso contro gli altri da adulto.

Proprio come i cuccioli di leone, di orso, che si ruzzolano sul terrenoo fingendo di lottare. I bambini simulano scenari di guerra, combattimenti, heroes vs villains. Altro che diseducativo! È super educativo! Il bambino inizia a farsi un’idea su ciò che è giusto, su ciò che è sbagliato, impara a mettersi nella mente delle persone, sviluppa la fantasia, si diverte, si emoziona. Io con mio fratello ho costruito saghe intere: scienziati pazzi che creavano bestie immonde, isole perdute nell’oceano popolate da tribù pericolose, detective alla ricerca di serial killers, inseguimenti e sparatorie ai ladri di banche e tante, tantissime atre cose. Ricordare quei tempi ci scalda il cuore.

Il dramma di questi tempi sono bambini maschi cresciuti esclusivamente dalle madri, o ancora peggio allevati negli asili nido nell’indifferenza di estranee educatrici alle quali nulla importa di loro. Bambini che quando crescono vengono sommersi di stimoli somministrati, artificiali, cresciuti come se fossero degli imbecilli. Genitori che credono che non comprare una pistola di plastica al figlio maschio sia una scelta saggia ed educativa. Quando si capirà che la mascolinità ha bisogno di essere nutrita fina dalla tenera età? Già… Questo termine: mascolinità, purtroppo sempre associato a qualcosa di tossico.

Dannazioni mamme, lasciate che i vostri figli giochino alla guerra, che sognino scontri e lotte. Noi uomini lo abbiamo nel sangue, la violenza scorre nelle nostre vene. Poi possiamo scegliere se trasformare questa componente in qualcosa di positivo, eroico, sublime. Ma per farlo dobbiamo vivere fin da piccoli l’essere maschi.

Questo ovviamente non significa forzare i propri figli maschi a giocare con giochi tipicamente da maschi. Se intende giocare con la mini cucina ad esempio va benissimo, non rendiamoli infelici solo perché crediamo che è qualcosa per femminucce. Che ce frega… Però se un bambino maschio esprime apertamente il desiderio di giocare con una pistola giocattolo, cazzo compra quella pistola giocattolo madre e non rompere le palle con queste fregnacce pseudo-educative castranti e politicamente corrette che non hanno alcun fondamento scientifico!

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Una risposta

  1. Ben detto. Alla stessa maniera devono imparare a lottare tra di loro, è principalmente cosi che si sviluppano doti comunicative, l empatia la fratellanza. Con il contatto fisico e il gioco.
    Molto importante imparare l’autodifesa, capire il dolore e il controllo delle emozioni. Gestire la rabbia, la sconfitta.. nulla di meglio della lotta e dello sport.

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