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Il messaggio del ‘Sabato sera’
Negli ambienti della Redpill italiana, è frequente imbattersi nel celebre ‘messaggio del sabato sera’: un copypasta che viene postato a frequenza regolare, ovviamente ogni sabato sera. Una sorta di promemoria, che appare puntualmente sui vari gruppi e canali social a tema. Ecco come recita:
“Oggi sarà sabato sera e le donne già si stanno preparando per i chads. Ricordate che la ragazza che vi piace anche quella col visetto da angelo questa sera si farà sfondare da uno slayer alto 1,90 x 90 kg con cazzone da 20, dentro un cesso lurido di una discoteca. Il 90% delle donne stasera scoperà o con lo slayer appena conosciuto o col proprio ragazzo (ovviamente bello), questo lo fanno dai 15/16 anni. Nel mentre noi segregati in casa kv o v a 20 anni e oltre a parlare di surgery che tanto nessuno farà (anche se le farete ormai sarà troppo tardi non proverete mai una fighetta 16enne). Ricordate che se non avete fatto esperienze prima dei 20 anni avrete sempre dei rimpianti, una psiche danneggiata, non sarete mai normali. Chi pensa che non sia finita è un povero illuso.”
Cos’è un Copypasta?
Non ne ho la certezza, ma credo di conoscere l’autore che ha originariamente diffuso questo messaggio. Ma diciamolo, non è di fondamentale importanza sapere la sua identità. I copypasta (termine che deriva dalla locuzione “copy and paste”, ovvero “copia e incolla”), infatti, tendono a slegarsi dai loro autori e a prendere vita propria, diffondendosi per la rete attraverso persone che copiano e incollano lo stesso messaggio, sia nella sua forma originale, sia con modifiche che conservano un legame semantico con l’originale. Anzi è bene sottolineare che per rendere un copypasta più impattante è quasi necessario lasciare nell’oblio l’identità del suo autore. Poi, attraverso un processo staminale di condivisione, si diffonde su larga scala.
Significato del messaggio del Sabato Sera
Il messaggio del sabato sera narra, con termini cari alla Redpill, della sensazione angosciosa di frustrazione che gli uomini normali o poco attraenti provano in ambito sessuale. Ambito nel quale, le donne, beneficiando di un più facile accesso al sesso, e guidate dalla loro tendenza ipergamica in una società che incentiva il libertinaggio sfrenato, tendono a selezionare una cerchia ristretta di uomini ritenuti di alto rango. Di conseguenza, solo questi ultimi sono considerati idonei al puro sesso ludico.1
![Oggi sarà sabato sera e le donne già si stanno preparando per i chads. Ricordate che la ragazza che vi piace anche quella col visetto da angelo questa sera si farà sfondare da uno slayer alto 1,90 x 90 kg con cazzone da 20, dentro un cesso lurido di una discoteca. Il 90% delle donne stasera scoperà o con lo slayer appena conosciuto o col proprio ragazzo (ovviamente bello), questo lo fanno dai 15/16 anni. Nel mentre noi segregati in casa kv o v a 20 anni e oltre a parlare di surgery che tanto nessuno farà (anche se le farete ormai sarà troppo tardi non proverete mai una fighetta 16enne). Ricordate che se non avete fatto esperienze prima dei 20 anni avrete sempre dei rimpianti, una psiche danneggiata, non sarete mai normali. Chi pensa che non sia finita è un povero illuso.](https://i0.wp.com/essereuomo.it/wp-content/uploads/2023/07/330789097_6283855651639035_4680911324157263963_n.jpg?resize=800%2C800&ssl=1)
Immagine presa da: “La Matita Scarlatta” che fa riferimento al celebre messaggio del sabato sera.
Gli altri, essendo tagliati fuori dai giochi, diventano spettatori passivi, costretti a vivere la vita da comparse, senza poter partecipare attivamente al perpetuarsi di questi comportamenti promiscui.
Fantasticano di intervenire sul proprio aspetto attraverso la chirurgia estetica, per poter rientrare finalmente nell’insieme di quella élite di uomini a cui basta un niente per poter avere un gran numero di donne. Ma si tratta, appunto, solo di immaginazione. Per quegli interventi è necessario un bel conto in banca e diciamo che non è per tutti.
Poi arriva la cruda realtà: la disillusione scaturita dall’immagine della donna angelica – troppo spesso idealizzata – che si rivela disposta a concedersi senza remore in un luogo lurido, come il bagno pisciato di una discoteca. Una situazione che decostruisce la figura femminile e mette in luce, attraverso questo scenario degradante, come la sua idealizzazione sia semplicemente un prodotto mentale, indotto da fattori socioculturali.
In realtà molte donne, al pari degli uomini, sono inclini a seguire i propri più bassi istinti, solo che sono più “selettive” nel farlo. Tutto qui!
È innegabile però, che, per soddisfare i parametri di eccellenza maschile, è necessario un mix ottimale di caratteristiche: ad esempio genetiche, che determinano l’aspetto dell’uomo, e sociali, che determinano un alto status e un notevole potere economico, un privilegio o un traguardo accessibile solo a pochi. Tutto questo porta gli uomini a sentire una notevole pressione in termini di realizzazione.
Poi l’asserzione che il 90% delle donne passerà la notte con un “slayer” appena conosciuto o con il proprio ragazzo be’… è chiaramente un’esagerazione. Un’iperbole che serve a sottolineare l’idea di un “mercato sessuale” sbilanciato e disperatamente polarizzato a favore di pochi uomini.
È importante non prendere il messaggio del sabato sera come un’assoluta verità, ma piuttosto come una provocazione iperbolica che racconta, in toni anche sarcastici, dei sentimenti di frustrazione, isolamento e ansia che molti uomini possono sperimentare.
Il meta-significato del messaggio
Hybris
Il messaggio del sabato sera ha la funzione di riportare alla realtà il lettore, che puntualmente si scontra con lo stesso messaggio, il quale, attraverso il meccanismo della ripetizione, si insinua nell’immaginario collettivo, diventando così iconico nella manosphere e negli ambienti Redpill.
Per gli uomini che hanno discreto successo con le donne è un po’ come la pratica di ricordare ai condottieri romani la loro mortalità durante i momenti di grande trionfo, come le parate di vittoria post-belliche. Durante le quali, si diceva che un servo (o in alcuni resoconti, un altro individuo di basso rango) sussurrasse all’orecchio del generale: “Respice post te. Hominem te memento” (“Guarda dietro di te. Ricorda che sei solo un uomo”).
Una frase per evitare l’hybris, ovvero l’eccessiva sicurezza o arroganza, e ricordava al condottiere che, nonostante le sue attuali vittorie e onori, rimaneva un essere mortale.
Il messaggio del sabato sera ha la stessa funzione di rimettere con i piedi per terra questi uomini, sottolineando che da qualche parte c’è una realtà ancora più inarrivabile, che rispetto ai chad veri si è sempre indietro, perché questi comunque vivono in God Mode e ottengono tutte le donne che vogliono, come e quando vogliono – cosa che i comuni mortali sognano.
Una forma di liberazione per gli Incel
Il messaggio del sabato sera invece, per gli incel, diventa un espediente metaironico in cui il soggetto incel trova la sua catarsi nella contemplazione dell’inevitabile crudezza della realtà, che nella sua forma più pura risulta incontrastabile al pari della morte.
Tale constatazione finisce per diventare forma di liberazione, perché in questo modo è possibile attribuire solo alle contingenze esterne ogni responsabilità. L’ammissione apocalittica del reale frantuma ogni vana illusione, e il memento diventa un martello sulla tempia di coloro i quali nutrono ancora un briciolo di speranza. La perdita di speranza è perciò liberazione, o una sua forma contorta. Perché un ergastolano, paradossalmente, si sente più libero di un prigioniero che conta gli anni che mancano alla sua scarcerazione.
I problemi del Messaggio del Sabato Sera
Questa non è REDPILL
È bene, però, sottolineare come il messaggio del sabato sera evidenzi ancora una volta come, negli ambienti della manosphere italiana, la redpill abbia subito un cambiamento, purtroppo in peggio, diventando molto simile alla blackpill che adotta un approccio più passivo e arrendevole, e suggerisce pertanto l’inazione come soluzione a qualcosa ritenuto incontrastabile. Ad esempio, non serve a nulla provare ad avere successo con le donne, perché tanto, se non siamo belli, è inutile.
Concetti molto differenti da quelli della Redpill americana d’origine che, invece, intende darci gli strumenti psicologici per comprendere le logiche del mondo, e sopravvivere alle sue regole contorte e paradossali. Lo scopo è acquisire una visione totale delle dinamiche sociali e interpersonali e prosperare nel caos, senza diventare preda di illusioni e inganni. La redpill americana, dunque, descrive sì la crudezza della realtà, ma lo fa per invitarci ad adottare un approccio proattivo e razionale, in grado di dominare la propria dimensione psichica, costruire consapevolezza e utilizzare la realtà circostante a proprio vantaggio.
Basta con il mettere la donna in cima
Inoltre, il messaggio del sabato sera posiziona come al solito la donna al centro del mondo, come perno fondamentale dell’esistenza maschile. Al solito si enfatizza la figura femminile, che è vista come il criterio di validazione più rilevante per gli uomini. Ogni cosa che non riceve l’approvazione femminile sembra perdere il suo valore.
Sebbene, in quanto esseri viventi, il nostro scopo biologico sia riprodurci, dobbiamo aspirare ad elevarci, altrimenti non vivremo in modo differente rispetto a qualsiasi altra creatura. Sì, siamo animali, ma abbiamo sviluppato un’intelligenza che ci permette di apprezzare aspetti più profondi dell’esistenza. Alcuni potrebbero dire che è solo una strategia di coping, ma in tal caso, tutto ciò che va oltre l’attività sessuale lo sarebbe. E quindi!?
Ad ogni modo, è proprio quando riusciamo a decentrare la figura femminile e ci focalizziamo su ciò che ci permette di realizzarci come uomini, che paradossalmente otteniamo più successo con le donne. Lo so, la vita per noi uomini può essere dura, ma aspettare la propria fine in riva ad un’isola di disperazione non è una opzione valida. Non importa quanto duro sia il tuo passato, se non hai mai avuto esperienze sessuali, o se non hai mai ricevuto affetto dai tuoi. L’unico percorso a tua disposizione è resistere e combattere.
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Ciò che si decompone non può rigenerarsi, ma può solo rinascere, sotto altre forme.
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- I “chads” e “slayers” sono figure archetipiche all’interno della manosphere. “Chad” si riferisce più specificamente alla rappresentazione di un uomo con un fisico possente e attraente, “slayer” è utilizzato per descrivere un uomo, spesso anch’esso chad, dalla notevole abilità nell’intrattenere relazioni sessuali con un alto numero di donne.
Una risposta
“Il 90% delle donne stasera scoperà o con lo slayer appena conosciuto o col proprio ragazzo (ovviamente bello)”.
Che sia una frase esagerata si capisce facendosi 2 semplici conti: partendo dal presupposto che il numero di donne e di uomini sia molto simile, se lo slayer si fa 3 donne in una sera allora tra gli uomini il numero degli slayer è il 30%, cifra troppo alta, al massimo gli uomini che hanno una vita sessuale soddisfacente (che non sono necessariamente tutti slayer) sono il 20% a essere generosi.
La verità è che anche per le donne la vita non è una festa di sesso senza fine, perché sono vittime della loro stessa selettività, cioè a un certo punto pure lo slayer raggiunge il limite massimo di donne che può farsi (perchè deve dormire e mangiare pure lui) e quindi qualcuna di quelle che sta in fila rimane a bocca asciutta perchè la fila è troppo lunga. Infatti una volta ho visto un grafico che riportava lìaumento di verginità tra i giovanni, ovviamente quella maschile aumentava di tantissimo ogni anno, però anche quella femminile, di poco, ma aumentava.
Come già detto nell’articolo il problema di chi crede/lancia questi messaggi è che ha una visione della vita cosi negativa da rendersi conto che si contraddice da solo perchè da una parte si dice che tutte le donne hanno lo slayer ma dall’ altra che gli slayer sono pochi e per le motivazioni già spiegate sono due affermazioni che vanno in conflitto tra di loro.
P.S. il senso del mio commento non è quello di sminuire le problematiche maschili o giustificare/empattizzare per le donne.