Se hai avuto esperienze negative nella vita, come fallimenti, perdite, traumi o problemi di salute, è possibile che ad un certo punto possa sentirti sopraffatto, in colpa o impotente, come se non potessi fare nulla per cambiare il tuo destino. Attenzione! Questa è una convinzione pericolosa che può avere conseguenze negative per la tua psiche: una trappola per la tua mente che può innescare un meccanismo di auto-distruzione.
Ad esempio, se credi di meritare il male che ti capita, agirai inconsciamente per riceverne altro, innescando un meccanismo perverso di auto-distruzione. In pratica, una “profezia che si autoavvera” dove ciò in cui credi influenza il tuo comportamento e le tue azioni, portando alla realizzazione della profezia originale.
Per capire di cosa sto parlando, possiamo riportare questa dinamica nelle relazioni. Se credi di essere destinato a relazioni di merda, potrai scegliere donne inadatte o sabotare le relazioni promettenti per dimostrare a te stesso, inconsciamente, di aver ragione. Oppure, allo stesso modo, se credi di non essere in grado di avere successo nella vita, potrai evitare di assumere rischi o di cercare nuove opportunità per timore di fallire.
Successivamente, inizierai un processo di autocompatimento che ti farà trovare consolazione nella consapevolezza che non c’è nulla che tu possa fare per cambiare le cose.
È importante tener conto che questo non significa che ogni volta che qualcosa di negativo ci accade, siamo noi la causa. Ci possono essere molte ragioni per cui le cose non vanno come vorremmo nella vita, e molte di queste possono essere al di fuori del nostro controllo.
Ma se riusciamo a diventare più consapevoli di questi schemi contorti e delle loro conseguenze, possiamo imparare a modificare i nostri comportamenti e a scegliere risposte più costruttive. Possiamo esercitarci nell’affrontare gradualmente situazioni nuove e impegnative, e aumentare la nostra consapevolezza e la nostra capacità di adattamento.
Questo tipo di lavoro su te stesso è fondamentale perché è legato a stretto filo alla percezione che tu hai di te stesso e alla tua autostima.
Essere critico verso te stesso va bene, sviluppi il tuo essere; essere svalutante, invece, ti limita psicologicamente e ti annienta.
Un uomo in controllo di sé impara a riconoscere le trappole della sua mente e i meccanismi contorti dell’auto-distruzione e agisce in contrapposizione ad essi con disciplina e volontà.
Non è detto che ci riesca immediatamente, altrimenti ciò sarebbe facile, ma si impegna per realizzarlo.
Sìì quel tipo di uomo. Impegnati per riconoscere le trappole della mente, nascoste nei meandri bui delle nostre più profonde angosce, e osserva cosa intende trascinarti nell’abisso del caos.
Solo in questo modo puoi affrontare il tuo più grande nemico, la persona che ti guarda allo specchio ogni mattina.
Non entrare in un circolo di auto-distruzione e auto-commiserazione.
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Ciò che si decompone non può rigenerarsi, ma può solo rinascere, sotto altre forme.
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