“Non capisco perché la mia ragazza vuole lasciarmi”: le finte ragioni del distacco emotivo

Distacco emotivo, la mia ragazza vuole lasciarmi

Le Motivazioni Fittizie del Distacco Emotivo

Le relazioni, come sappiamo, possono finire, e questa è una realtà a cui nessuno può sottrarsi: è parte della vita. Se ti stai chiedendo: “perché la mia ragazza vuole lasciarmi?” e percepisci che la tua donna sta iniziando una fase di distacco emotivo, nonostante sia l’ultima cosa al mondo che vorresti, sappi che è naturale essere sopraffatto dallo sconforto. Ci siamo passati tutti. Una miriade di dubbi e domande attanagliano i tuoi pensieri.

In un tale stato d’animo, la prima reazione potrebbe essere quella di cercare spiegazioni da lei. Ovviamente, anche se ciò sembra logico, considera che potresti non trovare le risposte che cerchi. Ed è proprio questo il caso di cui voglio parlarti.

Lei potrebbe non essere del tutto chiara sulle sue ragioni, poiché non ha pienamente compreso le sue emozioni o perché alcune ragioni potrebbero non essere moralmente accettabili.

Esempio: se una donna decide di lasciarti perché desidera sperimentare con altri uomini, potrebbe non ammetterlo apertamente, sia a se stessa che a te ovviamente.

Dunque, non è raro che la mente femminile, quando determinata a porre fine ad una relazione, eluda la trasparenza, offrendo al partner una narrativa alterata e moralmente più digeribile delle vere ragioni del distacco emotivo.

Pertanto, cercare risposte chiare, dirette e inequivocabili, in tali momenti, potrebbe non portarti a capire le sue reali motivazioni.

La Creazione dell’Alibi

Si innesca un processo di creazione dell’alibi per giustificare, nel modo migliore possibile, la sua reale intenzione di voler mettere la parola fine alla vostra relazione.

In pratica, lei evita di spiegarti apertamente i veri motivi che stanno alla base della sua volontà di lasciarti. Preferisce, invece, descriverti una realtà diversa – edulcorata in un certo senso – fatta di motivazioni fittizie, verosimili, ma completamente diverse da quelle profonde, che albergano nella sua coscienza.

In psicologia e comunicazione questo concetto è conosciuto come “Politeness Theory” (Teoria della Cortesia), introdotta da Brown e Levinson nel 1987.

La teoria suggerisce che gli individui spesso cercano di proteggere i sentimenti altrui e i propri evitando di dire cose che potrebbero ferire, essere scomode e creare disagio. In questo contesto, creare un alibi, o inventare una storia differente da ciò che realmente sta accadendo, potrebbe essere un tentativo di difendere l’immagine di entrambe le parti coinvolte, mascherando le vere, e potenzialmente dolorose, ragioni dietro una decisione difficile, come la fine di una relazione.

La Preservazione dell’Autostima e dell’Immagine Sociale

Inoltre, può anche essere visto come un modo per difendere la nostra immagine pubblica, come analizzato dal sociologo Erving Goffman attraverso il concetto di “Facework”, ovvero il lavoro che facciamo per mantenere e proteggere la nostra reputazione nelle interazioni sociali. Noi tentiamo continuamente di presentare un’immagine ideale di noi stessi coerente con il contesto in cui ci troviamo e le persone con cui ci relazioniamo.

Dunque, la decisione di inventare un motivo diverso per terminare una relazione potrebbe essere un tentativo di evitare di essere visti come il “cattivo” della situazione e di mantenere una certa immagine di sé in presenza dell’imminente ex-partner e degli altri.

Frasi come: “è un periodo particolare, sono stressata”, “mia nonna non sta bene” oppure “sento che dovrei vivere nuove esperienze”, sono abbastanza comuni in casi come questi. Sono strumenti attraverso cui la donna in questione cerca di minimizzare l’impatto emotivo e psicologico sul partner e, non ultima, su se stessa. Sono, per così dire, scudi semantici che proteggono da un confronto diretto con la cruda realtà della fine prossima della relazione.

Oltre a preservare un’immagine positiva di sé, ai propri occhi e a quelli degli altri, cerca di evitare potenziali conflitti con il partner, per motivi ben più fastidiosi.

Detta in altre parole, potrebbe voler fare esperienze con altri uomini, vivere la vita da single come le sue amiche, poter finalmente dire sì a quella vacanza estiva ad Ibiza con loro, oppure finalmente frequentare quel ragazzo che più volte in palestra le ha chiesto di vedersi per un caffè.

Ovviamente questi sono solo esempi random, ma è per capire il concetto, ovvero, che spesso, dietro le motivazioni fornite si celano ben altre motivazioni.

L’Auto-inganno dell’Uomo

Preso dal dolore potresti anche essere tentato di crederle, così da mantenere intatta la tua autostima e l’amore che nutri ancora per lei.

Inoltre, potresti avere la tendenza ad attribuirti più responsabilità di quelle reali. Ciò potrebbe essere dovuto ad un meccanismo di difesa che ha l’obiettivo di proteggere l’idea romantica che hai della tua donna e, al contempo, di dare a te stesso un illusorio senso di potere e controllo sulla delicata situazione.

Ti auto-inganni che, riconoscendo e correggendo certi comportamenti, si possa tornare ad una relazione felice. Una pia illusione che serve solo a placare la tua mente confusa dal dolore.

La Strumentalizzazione di Problemi e Difficoltà

Capita di frequente che, prima di chiudere la relazione, emergano improvvisi e nuovi problemi: difficoltà inaspettate e critiche che prima non trovavano spazio.

Lei potrebbe effettivamente cercare continuamente il pelo nell’uovo, iniziare, addirittura, quasi ad odiarti; tu, d’altra parte, non riesci a comprendere il motivo di questo cambiamento e di questa inedita acidità.

In realtà, poiché è lei la responsabile dell’imminente fallimento della relazione, ha bisogno di creare una narrazione in cui tu sia il responsabile, o almeno il co-responsabile, del fallimento. Così, cercando gradualmente di portarti a spazientirti, può poi affermare che tu sei cambiato o che sei diventato pesante e opprimente.

Potrebbe addirittura crearsi una situazione in cui tu inizi veramente a sentirti in colpa e, di conseguenza, cerchi di rimediare a queste tue fantomatiche mancanze. Senza tuttavia comprendere che questi tentativi non fanno altro che sortire l’effetto opposto, portano cioè ad un maggiore distacco emotivo. Strano, vero? Questo accade sostanzialmente per un motivo: stai cercando di rovinare i piani cercando di risolvere la situazione. Quindi, si crea una dinamica contorta, su più livelli, dove si cela, subconsciamente, un odio che poi porta ad un ulteriore distacco emotivo nei tuoi confronti. Roba da far girare la testa.

Conclusione

Ovviamente, non tutte le donne reagiscono in questo modo, ma non è raro imbattersi in questo tipo di dinamica. Potresti aver già vissuto qualcosa di simile o potresti trovarti in futuro in una situazione analoga. Avere consapevolezza di questo possibile scenario consente di reagire nel modo giusto. Puoi gestire con maggiore preparazione un momento delicato e complesso, senza sentirti perso o sopraffatto dalle emozioni e dal dolore.

Note bibliografiche:

  • Brown, P., & Levinson, S. C. (1987). Politeness: Some universals in language usage. Cambridge University Press.
  • Goffman, E. (1967). Interaction ritual: Essays on face-to-face behavior. Anchor Books.

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Una risposta

  1. L’ultima volta che sono uscito con una donna è stato 10 anni fa.
    Ho amici che non sono mai usciti con una donna.
    Ora qualcuno dirà: sei alto 1,50, sei brutto, sei stupido, sei uno zerbino, sei un disadattato e così via. Ebbene, non è affatto così.
    Sono una persona normale, con una normale vita sociale e lavorativa.

    Mi chiedo se esista una donna esteticamente e mentalmente normale che da 10 anni non prende un solo caffè con un uomo.

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