FRIENDZONE: Definizione, tipologie e come uscirne

Friendzone man

Definizione del termine

Cos’è la Friendzone? È quando la persona che ti piace, e che vorresti al tuo fianco come partner, mette un limite al vostro tipo di rapporto, lasciando intendere, esplicitamente o meno, di non voler altro se non amicizia. Pertanto si configura una situazione di disequilibrio poiché le intenzioni delle parti sono diverse.

È una condizione insopportabile, che però ti fai andar bene pur di non perdere i rapporti con la persona che ti piace, spesso nella speranza che un giorno la vostra “amicizia” possa evolversi in una relazione di coppia vera e propria.

La Friendzone è un limbo di incertezza, sofferenza e frustrazione, nella quale è possibile sperimentare un apparente senso di benessere; è una trappola di miele che ti tiene invischiato e non ti consente di vivere a pieno altre situazioni come vorresti.

Le TRE tipologie di FRIENDZONE

In un rapporto di “amicizia” del genere, è chiaro come l’acqua che ad investire tempo, risorse ed energie psico-emotive sei principalmente tu. Chi è dall’altra parte, il più delle volte, se la passa piuttosto bene, perché trae vantaggio dalla situazione con il minimo investimento, spesso fingendo, per comodità o per altro, di non aver compreso le tue reali intenzioni e la natura dei tuoi sentimenti. Anzi, ancora peggio, in alcuni casi alimenta di proposito le tue speranze, senza disattendere del tutto le tue aspettative, con lo scopo specifico di esercitare maggiore influenza su di te.

Ovviamente esistono altre circostanze nelle quali, chi ti “friendzona”, mette le cose in chiaro sin da subito e preferisce non illuderti, o chi realmente non capisce il tuo interesse e finisce per “friendzonarti” senza nemmeno sapere di averlo fatto.

Tuttavia, ogni situazione ha le sue dinamiche e andrebbero analizzate in dettaglio per poter avere un quadro completo.

In generale esistono tre tipologie di friendzone che, per convenzione, ho suddiviso in questo modo:

FRIENDZONE

  1. FEMMINILE
  2. MASCHILE
  3. DI GRUPPO

FRIENDZONE FEMMINILE: Quando la DONNA friendzona l’UOMO

Friendzone femminile

La donna “friendzona” quando non ravvede in un uomo determinati requisiti. Per chiarirci le idee, visualizziamo nella nostra mente una piramide che comprende questi requisiti.

Alla base della piramide ci sono: l’attrazione estetica, l’influenza sociale e il potere economico. Se agli occhi di una donna un uomo non possiede nella giusta misura almeno uno di questi prerequisiti, è matematicamente impossibile per lui aspirare ad una relazione con lei. Ogni discorso sull’affinità caratteriale, a questi livelli, è ininfluente. Anche se questa ci fosse non basterebbe, e diventerebbe il classico caso dove la ragazza dice: “vorrei un ragazzo come te” dove il “come te” significa però “non te”. Mancano i prerequisiti posti alla base!

Al secondo livello troviamo i requisiti di affinità caratteriale. Come lasciavo intendere poco prima, questi hanno importanza solo ed esclusivamente se i prerequisiti sono soddisfatti, e in una sorta di distribuzione gaussiana, si pongono nella curva della normalità; perdono però via via di importanza agli estremi, ovvero se i prerequisiti mancano, o se questi sono a livelli cosmici.

Mi spiego meglio con alcuni esempi:

  • Se sei un uomo estremamente bello, ricco e potente, ci sono altissime probabilità di successo con le donne, anche se non sei particolarmente abile nella seduzione.
    Un esempio è Antonio Cassano, il quale dichiara di aver avuto più di 700 donne nella sua vita. Il motivo? Soldi e status alle stelle. Non di certo per il suo fine intelletto o per le sue straordinarie e fini doti di seduttore. (leggi anche: donne attratte dal potere, come si giustificano)
  • Lo stesso vale se sei uno povero e brutto, le affinità caratteriali hanno rilevanza pressoché nulla. Puoi avere tutte le migliori qualità umane del mondo, ma non hai possibilità a causa della mancanza dei prerequisiti.

Nella quasi totalità dei casi l’uomo friendzonato non ha nessun rapporto sessuale con la donna oggetto dei suoi desideri. Se ciò accade, è solitamente perché l’uomo soddisfa di molto solo il prerequisito estetico, ma è carente su tutti gli altri prerequisiti.

Sull’ultimo livello della piramide ci sono da superare le eventuali resistenze personali della donna: il bisogno di libertà, l’essere usciti da poco da una relazione, la mancanza di fiducia, il sentirsi vulnerabili e traumi di vario genere. Barriere psichiche che hanno un loro spessore e sono molto solide, sempre e solo se, i prerequisiti prima elencati non sono abbastanza o sono appena sufficienti; queste, si sciolgono come neve al sole se invece vengono soddisfatti in pieno. In quel caso non c’è resistenza personale che tenga.

Se accade che un uomo, dopo anni, esce dalla friendzone, significa che è riuscito a colmare una carenza nei prerequisiti ed ora la donna lo considera appetibile, oppure che la donna con il tempo abbia abbassato le sue pretese e di conseguenza anche il livello stesso dei prerequisiti richiesti.

Quando i prerequisiti sono sufficienti o appena sufficienti, è necessario per l’uomo agire con le giuste strategie. In questo caso possono fare la differenza. Infatti, l’uomo che cade subito ai piedi della donna, è facilmente friendzonabile perché comunica di non essere selettivo e ambito, ma bisognoso e poco ricercato. Al contrario, un uomo che sa giocare bene le sue carte, a questi livelli, è in grado di non finire in friendzone e di essere ritenuto interessante dal punto di vista sessuale e relazionale. (Più avanti nell’articolo vedremo in dettaglio come non entrare nella friendzone e come uscirne)

FRIENDZONE MASCHILE: Quando l’UOMO friendzona la DONNA

Friendzone maschile

È bene conoscere anche questa dinamica, sebbene non ci riguarda personalmente. In questo modo possiamo capire come si differenzia la friendzone femminile da quella maschile.

L’uomo “friendzona” la donna perché non ravvede in lei determinati requisiti che consentirebbero l’evoluzione in una relazione romantica. Alla base della piramide vi sono in primo luogo l’estetica e in secondo luogo la reputazione sessuale.

Un uomo valuta una donna, prima di ogni altra cosa, per il suo aspetto esteriore. L’estetica è il prerequisito principale. Per una relazione a lungo termine l’uomo tende a tenere maggiore considerazione di questo parametro, ma per una relazione a breve termine, avventure di una notte, o scopamicizia, tende ad essere molto più flessibile: in questo modo ha un pool di scelte più ampio. Infatti, oltre all’estetica, altri criteri restrittivi su attributi come età, intelligenza, personalità, status, vengono presi meno in considerazione.

Al contrario, la donna, è più selettiva dal punto di vista estetico per le avventure di una notte, scopamicizie o relazioni a breve termine, e tende comunque a dare molta importanza allo status e al potere di un uomo. Questo perché, se deve concedersi sessualmente, senza far “pagare” all’uomo l’onere della relazione, preferisce farlo con un uomo che ritiene di alto valore riproduttivo (bello esteticamente).

Il secondo prerequisito è la reputazione sessuale. A causa della rieducazione culturale è diventato un prerequisito meno incidente per alcuni uomini, ma persiste nella maggior parte di essi come criterio di scelta e valutazione primario. Una donna promiscua, che ha avuto esperienze particolari come sesso di gruppo o ha avuto un numero estremamente alto di uomini in un lasso di tempo relativamente breve, viene tendenzialmente percepita come “rotta” dall’uomo e quindi non idonea alla relazione romantica, ma idonea esclusivamente a relazioni di tipo sessuale.

L’uomo è interessato in maniera molto minore alla posizione sociale e allo status economico della donna. Anzi, può accadere che una posizione socioeconomica più alta della donna rispetto all’uomo possa essere un deterrente per quest’ultimo e talvolta lo inibisca dal provarci. Succede perché l’uomo è più o meno consapevole della natura ipergamica della donna, e sa di non avere molte chanches con una donna che si trova più in alto di lui nella gerarchia sociale, poiché questa preferisce un suo pari o un uomo di valore superiore al proprio.

Anche qui, le affinità caratteriali valgono solo al soddisfacimento dei prerequisiti e al superamento delle barriere psichiche.

Non è raro che la donna friendzonata abbia comunque dei rapporti sessuali con l’uomo in questione, se quest’ultimo la ritiene “quasi completa”. Quindi non propriamente adatta ad una relazione ma nemmeno inadatta a una frequentazione light, del tipo “ci sto bene, ci divertiamo e scopiamo”.

Situazione che invece diventa estremamente stressante per la donna friendzonata che vorrebbe qualcosa di serio dall’uomo, e quindi vive un perenne stato di sconforto, e si accontenta della situazione come palliativo, spesso fingendo, con sé stessa e con gli altri, che anche lei preferisce questo tipo di amicizia con benefici.

Per la donna friendzonata è davvero difficile comprendere alcuni comportamenti dell’uomo, poiché lui, delle volte, si comporta in maniera ambigua. Ad esempio, potrebbe essere geloso e diventare insofferente se vede che lei riceve le attenzioni di altri uomini.

La donna non comprende che questo comportamento deriva dal bisogno atavico dell’uomo di voler continuare ad esercitare la sua influenza sulla vita di lei, e non vuole perdere il “privilegio” di essere “l’alfa”. Per questo preferisce talvolta tenere la donna friendzonata in sospeso, facendole credere che forse un giorno le cose potrebbero cambiare. In questo modo l’uomo spera di assicurarsi un accesso esclusivo e continuativo tra le gambe dell’ “amica”.

Quest’ultima non capisce ovviamente dove sbaglia e crede che essenzialmente lui sia fatto così: un uomo difficile, un caso umano, un uomo provato dalla vita, uno che non vuole impegnarsi, ecc.. Crede che con il tempo magari capisca il suo valore e decida di impegnarsi, illudendosi sul futuro.

Un altro comportamento ambiguo che la donna difficilmente comprende è questo: quando un uomo si rivela totalmente alla donna in tutte le sue sfaccettature, viene percepito da questa come una manifestazione di interesse e affinità. In realtà, in non pochi casi, l’uomo lo fa perché teme di meno le ripercussioni e si concede di essere sé stesso senza filtri, o per crearsi un solido alibi di inaccessibilità per una relazione a lungo termine.

La cosa più eclatante che la donna fatica a comprendere è che l’uomo tende ad individuare le donne sessualmente più accessibili per relazioni a breve termine, perché investire tempo, energia e risorse su donne che molto difficilmente acconsentirebbero ad avere rapporti sessuali potrebbe essere un problema se si vuole fare solamente tanto sesso.

Per cui non è raro che un uomo di alto valore si circonda di “amiche speciali”, da cui ottiene regolarmente prestazioni sessuali ma che non reputa adatte per delle relazioni. Si costruisce una sorta di harem riempiendo la sua rubrica dello smartphone di queste “amiche” che si scopa a ruota.

È dunque nell’interesse di questo tipo di uomo mantenere buoni rapporti di “amicizia” con le sue “amiche speciali”

Una donna potrebbe non avere ben chiara la situazione e trovarsi friendzonata. Questo spiega come mai più uomini che donne riferiscano di avere un’ “amicizia particolare”: sebbene i dati numerici debbano coincidere nei due generi, è probabile che gli uomini instaurino una “scopamicizia” e le donne invece la percepiscano erroneamente come il primo stadio di una relazione.

In sostanza la donna friendzonata è solitamente una donna percepita inidonea ad una relazione, in quanto non soddisfa appieno determinati standard richiesti, ma idonea ad essere scopata diventando un’ “amica speciale”. Nel caso in cui l’uomo friendzoni la donna senza avere rapporti sessuali con lei, significa invece che i prerequisiti sono molto bassi o, in alcuni casi rari, che non vuole approfittare dei suoi sentimenti.

FRIENDZONE DI GRUPPO

Frendzone di gruppo

Poco considerata è la Friendzone di gruppo. Nei gruppi numerosi di amici composti da maschi e femmine può nascere il fenomeno della friendzone di gruppo. Capiamo in cosa consiste.

I ragazzi credono di avere delle possibilità con le ragazze del gruppo, ma in realtà queste ultime utilizzano la loro compagnia per scroccare passaggi, andare a serate, bere e divertirsi. Le ragazze sono consapevoli di esercitare una certa influenza su di loro, e cercano comunque di mantenere una sorta di rapporto con i membri del gruppo.

Non è raro che adottano atteggiamenti che fanno presupporre una certa disponibilità, o scherzano in maniera ambigua, talvolta riducendo la prossemica ai minimi termini, baci, abbracci, carezze, sedersi sulle loro gambe, o robe del genere. In questo scenario potremmo immaginare “che fortunati sti ragazzi”, niente di più sbagliato. È tutta scena!

Spesso nelle comitive miste nascono nuove relazioni, ma nel caso della friendzone di gruppo nulla di tutto questo accade. Le dinamiche sono diverse perché in questo caso si vede, anche dall’esterno, che ad avere maggiore potere sono le ragazze. Sono loro che decidono mete e destinazioni, scroccando drink e cene dai ragazzi. Sono loro ad avere il potere.

I ragazzi tuttavia si fanno andare bene la situazione per un certo periodo di tempo più o meno lungo. Il motivo? Farsi vedere in giro circondati da ragazze, equivale ad un innalzamento del loro status sociale. Pubblicano foto su instagram, storie, video, e fanno vedere ai loro followers che sono “pieni di figa”. Questa strategia di inganno virtuale talvolta va a segno perché altre ragazze sono indotte a credere che effettivamente sia così, e reputano i ragazzi più attraenti. Di conseguenza i ragazzi non interrompono l’amicizia con le ragazze perché la loro solo presenza nel gruppo è giustificata per farli apparire come uomini di maggior prestigio, mentre le ragazze continuano con lo sfruttamento delle risorse dei ragazzi. Queste comitive sono tipiche della giovane età e infatti sono destinate ad avere un ciclo vitale mediamente breve. Una volta che si presentano nuove dinamiche queste amicizie effimere concludono il loro ciclo vitale.

I ragazzi, spesso ignari delle dinamiche della friendzone di gruppo, fanno di tutto per attrarre le femmine del gruppo, spesso cimentandosi in grotteschi tentativi per attirare le loro attenzioni, quali possono essere bravate con gli altri maschi del gruppo, prendere in giro altri gruppi di giovani, fare gare di qualsiasi tipo tra loro, prove di forza, battute con lo scopo di far ridere le tipe, eccetera. Un po’ come i gorilla che battono i pugni sul petto per sembrare più forti dei maschi rivali; solo che in questo caso spesso il risultato è abbastanza stravagante.

Le ragazze non sono realmente attratte da certi comportamenti, ma sono soddisfatte nel vederli messi in atto, perché ottengono validazione e si sentono contese dai maschi del gruppo. Per loro i ragazzi sono come delle scimmie da circo: si divertono a vederli esibire.

I ragazzi ignorano che molte volte a scoparsele davvero è un outsider del gruppo, un ragazzo chad di alto valore che, capite le regole del gioco, non perde tempo con questi “rituali urbani di corteggiamento”.

Le ragazze quindi utilizzano i ragazzi come uno strumento, un mezzo per divertirsi. Quest’ultimi possono adempiere a questo ruolo fino a quando hanno qualcosa da offrire che le ragazze da sole non possono avere: il passaggio della macchina, i soldi per le serate, divertimento, altre amicizie e agganci. Accade spesso infatti che queste ragazze, se riescono ad entrare in un nuovo circolo sociale più esclusivo, abbandonano il vecchio gruppo e si accodano al nuovo per ottenere nuovi benefici e innalzare il loro status.

Come non essere FRIENDZONATO

Uomo risoluto e sicuro di sé che guarda all'orizzonte

Per non essere friendzonato, innanzitutto è fondamentale riconoscere quei comportamenti che ti fanno indurre a credere che tu stia finendo in friendzone. Dopo aver letto le tipologie di friendzone potresti avere le idee più chiare, e sicuramente conoscerle ti da modo di interpretare al meglio le situazioni. Questi ulteriori punti ti aiuteranno ancora di più a comprendere come non essere friendzonato.

Valuta i tuoi prerequisiti

Se sei un bravo ragazzo, divertente, interessante, intelligente, non serve a nulla se lei non è attratta prima di tutto dai prerequisiti di base. Pensi di averli? Se la risposta è sì, bene. Se la risposta è no, è inutile diventare il suo amichetto del cuore nella speranza che cambi idea. Conserva la tua dignità. Sempre!

Valuta i suoi comportamenti

Ragazza con sguardo sensuale

Comportamenti positivi

  • Ti cerca, chiede di te, ti contatta, scherza, flirta con te, gioca, ti tocca, sorride alle tue battute anche se sono stupide.
  • Riduce al minimo la prossemica. Parlate a distanza ravvicinata, spesso di argomenti che toccano corde emotive.
  • Non è infastidita se altri vi scambiano per una coppia, ma è piacevolmente divertita dalla cosa.
  • Se sa che vi vedrete, si prepara al meglio per apparire bella e attraente.
  • Vuole sapere di più di te, vuole entrare nel tuo mondo, si interessa alla tua persona.
  • C’è tensione sessuale, è gelosa di altre femmine, cerca le tue attenzioni.
  • Non parla di esperienze sessuali con altri uomini, vuole fare bella impressione con te.
  • È reattiva nelle conversazioni, non fa passare ore quando vi messaggiate, trova sempre il tempo per risponderti.
  • Si ricorda di te anche quando non ci sei.

Comportamenti negativi

  • Ti utilizza per sfogare le sue frustrazioni, ti parla dell’ex e ti chiama solo per lamentarsi.
  • C’è solo quando ha problemi, ti mette in secondo piano.
  • Deve andare in un certo posto? Guarda caso chiama sempre te perché le serve un passaggio.
  • Si trova molto bene con te, ma non ti sessualizza e ti tratta come un’amica con il pene.
  • Ti vuole bene ma… Ti tratta come un cucciolo di cui prendersi cura.
  • Parla delle sue esperienze sessuali con disinvoltura.
  • Mantiene le distanze ed evita il contatto fisico.
  • Dice che sei un “bravo ragazzo” e che tutte le ragazze dovrebbero volerti (Lo so, le donne non spiccano per coerenza).

Metti delle barriere, assumi il controllo

Cerca di comprendere se lei ha un secondo fine, non dimostrarti sempre buono, accondiscendente e disponibile; fai in modo che capisca di non averti in pugno.

Lei deve percepire la tua “minaccia sessuale”. Deve sentire che te la vuoi scopare, e che ovviamente hai gran piacere nel passare del tempo con lei. Non sei un innocuo amicone.

Non sprecare le tue risorse psico-emotive e dai valore al tuo tempo. Falle capire che non ha alcun controllo su di te, sei tu l’unico ad avere il controllo su te stesso. Lei deve percepire che il massimo che può ambire ad essere nella tua vita è un surplus. La tua vita non dipende da lei.

Abbi il coraggio di dire “NO” quando le cose non ti stanno bene e dai valore al tuo pensiero. Non è lei a fare le regole del gioco. Intensifica le tue strategie seduttive se vedi che da parte sua c’è interesse.

Tieni a mente: se preferisce darla ad altri uomini invece che a te, significa implicitamente che ti vede inferiore a loro.

Se vuoi approfondire di più l’argomento leggi l’articolo: Provarci con una ragazza la mentalità giusta

Come uscire dalla FRIENDZONE

Colmare le mancanze dei requisiti

Facciamo un esempio: se dopo anni di friendzone, migliori esteticamente, diventi più ricco e ambito sul mercato sessuale, è molto più probabile che sia proprio lei a voler cambiare la natura del vostro rapporto. E questo accade, non perché si è scoperta improvvisamente compatibile sul piano caratteriale — probabilmente essendo amici lo eravate già in passato — ma perché hai aumentato il tuo “valore” o ha abbassato lei le sue pretese e, in quest’ultimo caso, sei il suo paracadute dopo che per anni se l’e spassata con altri uomini.

Mettere le cose in chiaro

Basta fare giochi o cercare di salvare le apparenze. Certe volte è meglio dire le cose come stanno. Dille cosa provi. Non le sta bene? Ok è il caso di voltare pagina. Lei non vuole? Mi dispiace ma non sei qui per essere l’amicone. Ti fa male chiuderla? Va bene così. Non deve essere una scelta indolore. Assertività, risolutezza e solidità sono le parole chiave.

Tagliare i rapporti

Per uscirne è necessaria una vera e propria prova di forza psicologica dove decidi di chiudere i rapporti che hai con questa persona o di ridurli all’osso.

Dobbiamo abituarci al pensiero che è perfettamente normale star male sul breve o medio termine dopo aver preso decisioni giuste per il nostro bene a lungo termine.

Aldo PetrilloSegui Essere Uomo su IG

Si è diffusa l’idea che bisogna fare ciò che ci fa stare bene, che ci rende felice, che bisogna vivere ascoltando le emozioni, ma in realtà tutto ciò può trarci in inganno. Perché non sempre la scelta che ci da quell’immediata scossa dopaminica e ci dà l’illusione di benessere, è la scelta migliore per noi. A volte le scelte sofferte, ragionate e controintuitive, sono le più giuste per noi.

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