Johnny Depp – Amber Heard: vince Depp. Considerazioni sul verdetto

Johnny Depp Amber Heard insieme

Il processo tra Johnny Depp e Amber Heard è apparso in tv, in streaming; sui social, nei meme, ovunque… Come se fosse un reality o una serie ad episodi. Personalmente detesto questa spettacolarizzazione eccessiva ma vabbè…

Non sto qui a raccontarvi del perché i due sono finiti in tribunale. Se ne è parlato già abbastanza. In sintesi la loro relazione è stata ipertossica, costellata da litigi, violenze e dinamiche marce.

Durante il processo, Amber Heard non sapeva manco recitare la parte della tipa sofferente (mi chiedo che razza di attrice sia), mentre Johnny Depp ha mantenuto una calma serafica, quasi come se la cosa lo divertisse.

Le prove si sono rivelate a favore di Depp. Il verdetto finale è stato a suo favore; per cui la ex signora Depp, che piange senza lacrime, dovrà risarcirlo di 15 Milioni di dollari. Siamo sicuri che adesso avrà dei reali motivi per usare i condotti lacrimali.

Sicuramente Johnny Depp ha smosso l’opinione pubblica a proprio favore perché era una superstar di Hollywood e in molti hanno imparato a conoscerlo e ad amarlo. Il signor gigino vittima di violenze da parte di sua moglie concetta non penso possa contare sullo stesso livello di empatia collettiva purtroppo…

Non posso negare però, che il caso Depp – Heard possa sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo tutti quegli uomini vittime di violenza domestica.

Molti dei quali preferiscono non denunciare per tutt’una serie di questioni legate alla percezione sociale e alla manipolazione.

Sappiamo di come la massa tende a valutare le donne solitamente come più buone e virtuose degli uomini e di come i carnefici tendano ad isolare le vittime.

È più facile immaginare l’uomo orco cattivo e la donna vittima indifesa. Come non parlare poi dell’empathy gap. C’è più comprensione e vicinanza emotiva per le donne vittime di uomini che per gli uomini vittime di donne.

Johnny Depp su Instagram si è lasciato andare in uno sfogo scritto dopo la sentenza.

“Sei anni fa la mia vita, la vita dei miei figli, quella delle persone più vicine a me e anche quella delle persone che per molti anni hanno creduto in me e mi hanno supportato sono state cambiate per sempre. Tutto in un batter d’occhio. Accuse penali, false e molto gravi mi sono state mosse attraverso i media, che hanno innescato una raffica di contenuti di odio, sebbene non siano mai state portate prove contro di me. Questa cosa ha fatto il giro del mondo due volte in un nanosecondo  e ha avuto un impatto sismico sulla mia vita e sulla mia carriera. Sei anni dopo la giuria mi ha ridato la vita indietro e sono molto onorato. 

La decisione di portare avanti questo caso, conoscendo molto bene quanto fossero grandi gli ostacoli legali che avrei dovuto affrontare e l’inevitabile spettacolo che la vita sarebbe diventata per il mio mondo, è stata presa solo dopo aver riflettuto a lungo”. “Fin dall’inizio, l’obiettivo di portare avanti questo processo era quello di rivelare la verità, indipendentemente dall’esito. Dire la verità era qualcosa che dovevo ai miei figli e a tutti coloro che sono rimasti fermi nel sostenermi”.

“Mi sento in pace sapendo di aver finalmente raggiunto l’obiettivo. Sono, e sono stato, sopraffatto dall’amore e dal colossale sostegno e gentilezza da tutto il mondo. Spero che la mia ricerca per avere la verità possa essere d’aiuto ad altri, uomini o donne, che si sono trovati nella mia situazione, e che chi li sostiene non si arrende mai”. 

“Spero anche che si difenda l’innocenza fino a prova contraria, sia all’interno dei tribunali sia nei media. Desidero riconoscere il nobile lavoro del giudice, dei giurati, del personale del tribunale e degli sceriffi che hanno sacrificato il proprio tempo per arrivare a questo punto, e al mio diligente e incrollabile team legale che ha svolto un lavoro straordinario aiutandomi a condividere la verità. Il meglio deve ancora venire e un nuovo capitolo è finalmente iniziato”. 
Depp ha concluso dicendo: “Veritas numquam perit. La verità non muore mai

Immaginiamo quella massa nascosta di uomini vittime di una violenza silenziosa, serpeggiante, oscura intangibile, psicologica, messa in atto da donne violente e subdole, spesso insospettabili.

La donna carnefice possiede una strategia particolare, sottile, logorante; utilizza ricatti morali, violenze psicologiche e sminuisce l’uomo in quanto tale, attaccandolo nella la sua integrità.

La donna carnefice spacca l’uomo dall’interno senza far vedere le fratture al mondo esterno. Questa è la più grande caratteristica della violenza al femminile. Resta spesso nell’ombra e non vede mai la luce.

Non è mia intenzione dipingere le donne come mostruose e cattive e gli uomini come buoni e onorevoli. Gli uomini che si macchiano di violenza verso le donne sono esseri che non meritano di sprecare ossigeno sul nostro pianeta e potrebbero benissimo sparire che farebbero un piacere a tutta l’umanità. La loro violenza però è tangibile, fatta di aggressioni fisiche e verbali e, una volta scoperta, l’opinione pubblica tenderà più facilmente a credere alla vittima donna. Al contrario la violenza femminile agisce molto di più nell’ombra. Abbiamo visto che pure uno come Johnny Depp ha dovuto fa tutto sto casino per uscirsene.

Certo c’è chi se la passa peggio di Johnny, però, se guardiamo semplicemente la sua dimensione personale, ha subito molte ripercussioni sul piano personale e professionale. Molti produttori e registi non lo hanno più voluto nel mondo del cinema, Brand famosi lo hanno allontanato (tranne Dior) e la sua vita privata è stata sconvolta.

Per Amber Heard non è successo lo stesso. Ha continuato, almeno inizialmente, a fare la sua carriera. Credo solo che adesso le cose cambino per lei: il processo è stato visto da milioni di persone e il verdetto è stato raggiunto. Cara Amber è finita la giostra!

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