Principi di base
La teoria di Robert Trivers, nota come teoria dell’investimento parentale, è una teoria evoluzionistica che spiega le differenze comportamentali tra maschi e femmine in termini di investimento nella prole.
Secondo Trivers, il sesso che investe maggiormente nella prole (solitamente le femmine) sarà più selettivo nella scelta del partner, mentre il sesso che investe meno (solitamente i maschi) competerà maggiormente per l’accesso al sesso opposto.
Poiché nella nostra specie le femmine hanno un maggiore investimento fisiologico nella riproduzione (gravidanza, allattamento), tendono ad essere più selettive nella scelta del partner. I maschi, d’altra parte, possono potenzialmente generare un maggior numero di prole con minor investimento, quindi tendono a competere maggiormente per l’accesso alle femmine. Questa differenza è anche legata alla dimensione dei gameti: mentre le uova sono grandi e richiedono un grande investimento energetico, gli spermatozoi sono piccoli e numerosi, il che consente ai maschi di produrne in grandi quantità con un minor dispendio di risorse. Inoltre, data la loro minor forza fisica rispetto ai maschi, le femmine nel corso dell’evoluzione hanno dovuto selezionare partner di vertice all’interno del gruppo sociale. Questo per garantire protezione a sé stesse e alla prole.
Considerazioni sulla teoria dell’investimento parentale
I rapporti uomo-donna sono essenzialmente guidati da predisposizioni diverse causate da diverse pressioni evolutive. Spesso la stessa psicologia evoluzionistica viene tacciata di essere riduzionista nel senso che tenderebbe a ridurre i comportamenti umani a semplici cause biologiche, trascurando l’influenza dell’ambiente e della cultura.
Nulla di più falso, in realtà, la psicologia evoluzionistica riconosce la complessità dei comportamenti umani come risultato dell’interazione tra fattori biologici e ambientali.
In sostanza, l’evoluzione ha plasmato le nostre predisposizioni psicologiche, ma come queste predisposizioni si manifestano dipende in larga misura dal contesto ambientale e socio-culturale in cui viviamo.
Nonostante il loro valore esplicativo, formulazioni scientifiche, come la teoria dell’investimento parentale di Trivers, sono spesso attaccate per essere usate per giustificare o naturalizzare disuguaglianze e discriminazioni. Ciò è errato; evitare o sopprimere queste teorie per timore del loro potenziale uso improprio rischia di ostacolare la comprensione della psicologia umana e di “inquinare” la disciplina con bias ideologici.
La psicologia, come ogni scienza, dovrebbe perseguire l’informazione, al di là delle possibili implicazioni sociali delle sue scoperte.
Bibliografia:
Buss, D. M. (1989). Sex differences in human mate preferences: Evolutionary hypotheses tested in 37 cultures. Behavioral and Brain Sciences
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